Piano nazionale Industria 4.0: gli incentivi in scadenza del 2019

Il Piano nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0) è l’occasione per tutte le aziende che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

Il Piano prevede misure concrete in base a tre principali linee guida:

  • Operare in una logica di neutralità tecnologica;
  • Intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali;
  • Agire su fattori abilitanti.


Sono state potenziate e indirizzate in una logica 4.0 tutte le misure che si sono rilevate efficaci e, per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.

Le principali misure del Piano nazionale Impresa 4.0:

  • Iper e Super Ammortamento (investire per crescere);
  • Nuova Sabatini (credito all’innovazione);
  • Fondo di Garanzia (ampliare le possibilità di credito);
  • Credito d’imposta R&S (premiare chi investe nel futuro);
  • Accordi per l’innovazione (progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale);
  • Contratti di sviluppo (programmi di investimento strategici e innovativi di grandi dimensioni);
  • Startup e PMI innovative (accelerare l’innovazione);
  • Patent box (dare valore ai beni immateriali);
  • Centri di competenza ad alta specializzazione;
  • Tecnologie avanzate per le imprese;
  • Centri di trasferimento tecnologico;
  • Formazione, consulenza, servizi (nuovo termine certificazione);
  • Credito d’imposta formazione;
  • Puntare sulle competenze.


Tra le agevolazioni fiscali previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 (anche detto Industria 4.0) ci sono alcune misure in scadenza, salvo possibili proroghe con la prossima Legge di Bilancio 2020: Iper e Super-ammortamento, Nuova Sabatini e Credito d’imposta Formazione 4.0.

La scadenza sia per Iper e Super-ammortamento che per il Bonus Formazione 4.0 è prevista per il 31 dicembre 2019, mentre, per quanto riguarda la Nuova Sabatini (anche detta “Beni strumentali”) la dotazione finanziaria è in esaurimento. Le imprese dovranno quindi affrettarsi ad accedere agli incentivi entro fine anno.

Iper e Super-ammortamento

L’Iperammortamento incentiva le imprese che acquisteranno beni materiali ed immateriali nuovi ad alto contenuto tecnologico effettuati entro il 31 dicembre 2019, ovvero entro il 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti di almeno il 20% della spesa.

La misura, rispetto agli anni precedenti, differenzia l’intensità del beneficio in funzione dell’ammontare dell’investimento. Per gli investimenti in beni materiali ad alto contenuto tecnologico, sono previste le seguenti aliquote di iperammortamento:

  • 270% per investimenti fino ai 2,5 mln di euro;
  • 200% per investimenti dai 2,5 mln di euro fino ai 10 mln di euro;
  • 150% per investimenti dai 10 mln di euro fino ai 20 mln di euro.


Per quanto riguarda gli investimenti in beni immateriali – ovvero software, sistemi IT e attività di system integration connessi ai beni materiali in ottica 4.0 – l’iperammortamento è del 140%. L’agevolazione si applica su un investimento massimo di 20 milioni di euro.

Invece, il Superammortamento prevede una maggiorazione del 30% sugli acquisti di beni strumentali effettuati dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019, oppure acquistati entro il 30 giugno 2020, a condizione che l’ordine risulti accettato dal venditore entro la data del 31 dicembre 2019 e sia stato pagato l’acconto in misura pari ad almeno il 20% del costo totale. La misura copre una spesa massima pari a 2,5 milioni di euro, ad esclusione dei veicoli aziendali.

Nuova Sabatini

Da una rilevazione ufficiale del MISE rimane solo il 14% delle risorse stanziate per la Nuova Sabatini, anche detta Beni Strumentali. Le imprese interessate ad accedere all’agevolazione dovranno affrettarsi a presentare domanda di accesso quanto prima.La misura Nuova Sabatini incentiva l’acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo. Il contributo è pari all’ammontare degli interessi calcolati su un piano di ammortamento convenzionale del 2,75% annuo, per la durata di 5 anni, e richiede un investimento minimo di 20.000€. All’agevolazione possono accedere le imprese di tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative.Di recente, il Ministero dello Sviluppo Economico ha semplificato l’iter di erogazione del contributo, innalzando il tetto massimo a 4 milioni di euro e introducendo una nuova maggiorazione per favorire i processi di capitalizzazione delle imprese.

Bonus formazione 4.0

Anche per accedere al Credito d’imposta per la Formazione 4.0 c’è tempo fino al 31 dicembre 2019, salvo proroga con la Legge di Bilancio 2020.Il Bonus Formazione 4.0 si rivolge a tutte le imprese che investiranno in attività di formazione per acquisire o consolidare le conoscenze tecnologiche previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Il credito d’imposta è applicabile sulle spese relative al costo aziendale del personale dipendente impegnato nelle attività formative e del personale che svolge attività di docenza.La misura prevede un credito d’imposta sulle spese ammissibili, modulato in base alla dimensione dell’impresa, pari al:

  • 50% per le piccole imprese, fino ad un credito massimo di 300.000 €;
  • 40% per le medie imprese, fino ad un massimo di 300.000 €;
  • 30% per le grandi imprese, fino ad un importo massimo di 200.000 €.


Il beneficio è fruibile solo in compensazione, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello dell’investimento, ma la spesa deve essere sostenuta entro il 2019.

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